idrosadenite

 

1A - Diagnosi

a. CRITERI  DIAGNOSTICI


La diagnosi di sospetto di idrosadenite suppurativa (HS) viene posta in presenza di:
almeno 2 episodi di eruzione di lesioni cutanee suppurative – ascessi, foruncoli, noduli infiammatori, fistole – negli ultimi 6 mesi localizzate nelle 5 sedi corporee tipiche – ascelle, inguine, genitali, regione sottomammaria, altra sede (perianale, addome, regione cervicale).
La diagnosi di HS è clinica e deve essere quindi validata da uno specialista (Dermatologo).
N.B.: La diagnosi di HS non richiede test diagnostici specifici di tipo strumentale: l’esame bioptico ed istopatologico delle lesioni cutanee e gli esami microbiologici (esame diretto e colturale) hanno solo un carattere ancillare e non sono richiesti per la diagnosi.

 

b.    ICONOGRAFIA E NOMENCLATURA DELLE LESIONI      

c.      QUESTIONARIO DI SCREENING PER IDROSADENITE SUPPURATIVA CRONICA-ACNE INVERSA

Gentile paziente,
La preghiamo di dedicare pochi minuti del suo tempo per rispondere alle seguenti domande, segnando con una X le risposte pertinenti.
La ringraziamo per la Sua gentile collaborazione.

"1. Ha mai sofferto di ripetute eruzioni di foruncoli, noduli o ascessi, che guariscono con cicatrici, localizzate alle ascelle, inguine, genitali, sotto al seno o a livello di altre pieghe del corpo?

☐Sì
☐No

2. Se , in quali regioni corporee (segnare una o più sedi)

☐inguine
☐ascelle
☐genitali
☐ano
☐sotto al seno
☐pieghe dell’addome o intorno all’ombelico
☐ altra sede (collo)

3. Se , quanti episodi di eruzione e di infiammazione ha avuto negli ultimi 6 mesi?

☐ 1
☐2
☐3
☐4 o più

4. Nell’ultimo anno ha sofferto di ripetute eruzioni dolorose di pustole, foruncoli, bolle o ascessi a livello delle ascelle o dell'inguine?

☐Sì
☐No

5. Se Sì, ci sono membri della tua famiglia con gli stessi sintomi?

☐Sì
☐No

6. Se Sì, le eruzioni di bolle, foruncoli e ascessi peggiorano con il ciclo mestruale?

☐Sì
☐No

7. Se Sì, i trattamenti (antibiotici o altro) sono stati di aiuto al problema?

☐Sì
☐No

8. Se Sì, le eruzioni di bolle, foruncoli e ascessi sono associate a febbre?

☐Sì
☐No

9. Sono presenti delle infezioni in altre regioni del corpo?

☐Sì
☐No

10. Ha mai sofferto di cisti sacro-coccigea o pilonidale?

☐Sì
☐No

11. Ha mai sofferto di Acne cistica severa del volto o del tronco in età adulta?

☐Sì
☐No

12. Ha mai sofferto o ricevuto una diagnosi di follicolite cronica o di foruncolosi recidivante alle pieghe del corpo?

☐Sì
☐No

Per il medico di base: come interpretare i risultati del questionario

Risposta “SI’” alle domande 1-4

Risposta “NO” alle domande 5-7

→ considerare sospetto diagnostico di HS ed eseguire un esame completo ed accurato della cute alla ricerca di lesioni primarie e secondarie di HS nelle sedi tipiche

Risposta “SI’” alle domande 8-10

→ valutare la presenza di lesioni cutanee specifiche di HS nelle sedi corporee tipiche, per escludere presenza di HS misconosciuta

 

d.   DIAGNOSI  DIFFERENZIALI  DI  HS

  • ☐ Infezioni batteriche purulente della cute – foruncolosi; ascessi sottocutanei semplici (singole lesioni)
  • ☐ Cisti epidermoidi semplici, con infiammazione e/o sovrainfezione
  • ☐ Malattie di Crohn con interessamento cutaneo (fistole entero-cutanee)
  • ☐ Tumori benigni e maligni, con localizzazione cutanea primaria o secondaria
<< TORNA ALL 'ALGORITMO


1 B - Individuazione e valutazione di fattori di rischio

  • a. Obesità
  • b. Tabagismo
  • c. Sindrome metabolica – componenti:
    - diabete/insulino-resistenza
  • - Dislipidemia
  • - Ipertensione arteriosa

Sono gli stessi che aggravano le malattie cardiovascolari:

Obesità     

IMC ≥ 30; obesità addominale:  circonferenza addominale > cm 88 nella donna; > cm 102 nell’uomo.
L’obesità è associata sia ad un aumento dei fenomeni di frizione/trauma meccanico localmente a livello delle pieghe cutanee che ad uno stato pro-infiammatorio sistemico, per l’aumentata sintesi di adipochine e citochine infiammatorie.
Anche il sovrappeso (IMC > 25 < 30) sembra essere un fattore di rischio associato a HS. 

Tabagismo    

Per l’OMS fumare anche solo 1 sigaretta al giorno è sufficiente per essere considerato un fumatore.  Un counseling breve (3 minuti) da parte del MMG nei confronti del suo paziente fumatore, riesce a ridurre di poco la percentuale dei tabagisti, durante l’anno. Per raggiungere migliori risultati è necessario strutturare meglio l’attività di counseling e, spesso, può essere necessario prescrivere dei farmaci, per aiutare la compliance del paziente. Studi descrittivi hanno dimostrato una correlazione positiva tra la gravità della malattia HS e IMC e fumo di tabacco: il parere degli esperti è che il fumo di sigaretta ed il sovrappeso debbano essere evitati. Per altri AA. il fumo di sigaretta induce direttamente i fenomeni di ipercheratosi e infiammazione a livello dell’epitelio follicolare.
Utile seguire le linee guida per la disassuefazione dal fumo che tengano conto delle “ 5 A della lotta al fumo”, intese come tappe da percorrere: ASK - chiedere a tutti i pazienti, ad ogni visita, se fumano; ADVISE - informare sugli effetti del fumo e raccomandare di smettere; ASSESS - definire le caratteristiche del soggetto; ASSIST - stabilire e attuare un percorso terapeutico; ARRANGE - attuare interventi per prevenire la ricaduta e pianificare un follow-up.

(Linea Guida dell’ISS consultabile all’indirizzo internet: http://www.snlg-iss.it/lgp_fumo_2013;    
altre LLGG:
1.
The tobacco use and dependence clinical practice guideline panel, staff, and consortium representatives.A clinical practice guideline for treating tobacco use and dependence. JAMA 2000;28:3244-54 ;            
2.
American Medical Association. Guidelines for the diagnosis and treatment of nicotine dependence: how to help patients stop smoking. Washington DC: American Medical Association; 1994;                                                             
3.
Glynn TJ, Manley MW, Pechacek TF. Physician-initiated smoking cessation program: the National Cancer Institute trials. ProgClinBiol Res 1990;339:11-25).

Sindrome metabolica

La presenza contemporanea di almeno 3 su 5 dei seguenti fattori di rischio (ipertensione arteriosa: sistolica > 130 mmHg e diastolica > 85 mmHg; trigliceridemia > 150 mg/dL; colesterolo HDL < 40 mg/dL nell’uomo e < 50 mg/dL nella donna; obesità addominale (vedi sopra); Intolleranza glicemica (glicemia a digiuno ≥ 110 mg/dL), permette di fare diagnosi di sindrome metabolica.    È l’anticamera del Diabete, configurandosi una insulino-resistenza periferica oltre alla dislipidemia.           
La comorbilità HS /sindrome metabolica colpisce soprattutto i giovani (< 35 anni). 
La modifica degli stili di vita, correggendo l’alimentazione e favorendo una sufficiente attività motoria, è in grado di migliorare il quadro generale agendo su tutti i fattori di rischio evidenziati.  
Per ridurre il peso e migliorare l’attività fisica può essere utile seguire l’algoritmo del progetto SAFE (http://alimentazione.fimmg.org/safe/algoritmo.htm) con il manuale di approfondimento, che permette anche di valutare la presenza di eventuali controindicazioni alla perdita di peso.

<< TORNA ALL 'ALGORITMO


1 C - Individuazione fattori di aggravamento della malattia

  • □ Trauma del pelo/depilazione nelle aree affette da malattia
  • □ Utilizzo di profumi, deodoranti nelle aree affette da malattia
  • □ Ciclo mestruale
  • □ Fattori stagionali/climatici (calore, umidità, macerazione)
  • □ Variazioni del peso corporeo
  • □ Fattori nutrizionali