APPROFONDIMENTO

Dalla metà degli anni '80 il numero di casi di salmonellosi umana è cresciuto nella maggior parte dei paesi industrializzati confermandosi, in Italia, la principale causa di malattia alimentare. Si tratta di tossinfezioni alimentari che oltre a manifestarsi con particolare gravità nelle categorie più sensibili della popolazione (bambini, anziani, soggetti immunocompromessi) hanno un impatto sociale notevole per il gran numero di soggetti coinvolti ed il rilievo dato dai mass-media. Cibi e prodotti di derivazione animale quali carni bovine, suine, avicole, uova e latte rimangono la fonte principale di questo patogeno. Nella maggior parte dei casi, la Salmonella causa diarrea, febbre, e crampi addominali nel giro di 12-72 ore dopo l'infezione; trattandosi di sintomi molto generici, spesso la persona che contrae l'infezione non si rivolge al servizio di sanità pubblica e conseguentemente non vengono eseguiti i test di isolamento del patogeno. Tuttavia l'identificazione del microrganismo è un fattore estremamente importante per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo dell'infezione; è necessaria infatti un'accurata e sicura procedura di identificazione delle Salmonelle per poterne rapidamente rilevare la fonte e le modalità di trasmissione. L 'attuale sistema di sorveglianza prevede che le indagini epidemiologiche finalizzate ad individuare la causa della malattia alimentare, siano adottate a seguito della segnalazione, da parte delle strutture sanitarie di riferimento, di sintomatologia riferibile ad intossicazione o tossinfezione alimentare in 2 o più cittadini.  Sfuggono pertanto tutti i casi asintomatici o paucisintomatici soprattutto se si manifestano senza una diretta correlazione geografica o temporale. Dal 1996 è stata messa a punto negli Stati Uniti ed in fase di rapida diffusione in tutti i Paesi europei nuova metodica di indagine denominata PulseNet in grado di individuare i cluster comuni consentendo di avviare indagini con particolare tempestività in fasi pre-epidemiche aumentando le possibilità di individuare correlazioni eziologiche tra alimento e malattia nell'uomo.