Morbillo e rosolia, Italia indietro su piano prevenzione Oms

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Eliminare morbillo e rosolia in Europa entro il 2015. Questo l'obiettivo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha creato una Commissione ad hoc di esperti per attuare un Piano di prevenzione a livello europeo al quale hanno aderito 53 Paesi, tra quelli all'interno dell'Ue e nel resto del mondo. Dell'argomento si e' discusso anche al Congresso europeo di Antalya (Who European Regional Meeting of National Immunization Programme Managers), dove si e' fatto il punto sui programmi di prevenzione di morbillo e rosolia nei singoli Stati. E' emerso che tra i Paesi che non hanno ancora comunicato all'Oms i dati e i nominativi della Commissione che dovrà monitorare il Piano per l'eliminazione di morbillo e rosolia c'è anche l'Italia, insieme a Bosnia, Albania, Ucraina,Slovenia e pochi altri. Dal Sistema di Sorveglianza Europeo risulta che da aprile 2012 a marzo 2013 sono stati registrati 8.127 casi di morbillo nei vari Paesi europei, tra cui la Francia (559 casi), l'Italia (523), la Romania (3.641) e il Regno unito (3.523). Secondo i dati, l'88% dei casi di morbillo registrati in Italia ha riguardato persone che non erano state mai vaccinate: in particolare, nel 2013 hanno colpito soprattutto i bambini sotto l'anno di vita, quelli tra 1 e 4 anni e i ragazzi tra i 18 e i 25 anni. La vaccinazione trivalente (morbillo-parotite-rosolia), in Italia, è stata inclusa ufficialmente nel 1999 nel calendario nazionale delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate, eppure nel nostro Paese la situazione della copertura vaccinale rimane ancora complessa: se la copertura con la prima dose appare buona (circa il 90%), quella della seconda dose è, invece, nettamente inferiore agli standard richiesti, anche perché è stata introdotta soltanto nel 2005. "In Italia e in altri Paesi europei - sottolinea la professoressa Susanna Esposito, Presidente della Commissione dell'Oms per l'eliminazione di morbillo e rosolia congenita e Presidente Sitip (Società italiana di infettivologia pediatrica) - il morbillo e la rosolia sono malattie ancora pericolose. Se vogliamo raggiungere gli obiettivi prefissati dall'Oms ed ottenere, in breve tempo, un efficace aumento della copertura vaccinale è fondamentale il coinvolgimento della classe politica italiana". (ANSA). Y09-VC