ANSA-SCHEDA/ Nuove droghe crescono, 146 inedite in due anni

(ANSA) - ROMA, 9 GEN - Arrivano, vengono scoperte e nel giro di sei mesi scompaiono. Sono le nuove droghe, chiamate ''furbe'', o smart drug, ora ribattezzate trash drug, (droga spazzatura, per cancellare ogni sfumatura positiva). Solo negli ultimi due anni ne sono arrivate 146. Vengono vendute negli "smart-shops", negozi presenti in diverse nazioni europee da una quindicina d'anni e specializzati nella vendita di particolari prodotti erboristici diversi per origine o formulazione, ha spiegato Roberta Pacifici, dell'osservatorio Fumo Alcol e Droga dell'Istituto superiore di Sanita'. Le piu' diffuse sono a base di efedrina, caffeina, taurina ma anche sostanze con caratteristiche allucinogene. Promettono di aumentare le potenzialità cerebrali, la capacità di apprendimento e memoria nonché di migliorare le "performance" fisiche di chi le assume ed anche di fornire effetti psichedelici di "visioni sensoriali ed allucinogene" particolari, percezioni, sensazioni, emozioni e processi mentali in genere. Per alcuni il termine smart-drugs indica tutta una serie di bevande energetiche o pastiglie stimolanti (che tentano di simulare l'effetto dell'ecstasy) che assicurano effetti eccitanti pur rimanendo nella legalità (caffeina, ginseng, etc.): vengono proposte e consumate soprattutto in discoteche, rave party ecc.. Per altri le smart-drugs si confondono molto più con le droghe naturali o droghe etniche, confinando il loro consumo ad ambienti più alternativi rispetto alla discoteca. Gli smart-shops, che in Italia sono già circa un centinaio, vendono non solo prodotti di origine naturale e sintetica (capsule contenenti aminoacidi, neurotrasmettitori tipo GABA, ecc.) con marchio CE, ma vendono anche prodotti destinati alla coltivazione di piante (soprattutto funghi e canapa) e prodotti accessori destinati ad ottimizzare l'effetto derivato dall'assunzione di sostanze fumabili (cartine, filtri, pipe, bong, vaporizzatori). I frequentatori degli smart-shops appartengono a varie categorie sociali: studenti, che ricercano in questi negozi stimolanti cerebrali dal basso profilo tossicologico per la preparazione degli esami, adulti 40-60enni, soprattutto maschi, che ricercano alcune smart-drugs dalle proprietà simil-viagra, e poi i giovani che usano le smart drugs per i loro presunti effetti psichedelici, o semplicemente per curiosità. Gli smart shops propongono lo "sballo" con prodotti "naturali", erboristici, dunque "innocui" rispetto alle droghe più comunemente utilizzate per "tirarsi su". Ma ciò che è naturale, non sempre è innocuo. (ANSA). BR