ANSA/ Movimento accende ormone anti obesita'

(ANSA) - ROMA, 11 GEN - Un ormone che viene 'acceso' dall'esercizio fisico promette di diventare una nuova arma contro l'obesita'. Riesce infatti a trasformare il tessuto adiposo bianco, che accumula grassi, nel tessuto bruno, che invece li brucia. Lo ha scoperto una ricerca pubblicata su Nature e coordinata dall'universita' americana di Harvard, nella quale ha avuto un ruolo importante l'italiano Saverio Cinti, dell'universita' Politecnica delle Marche. ''Negli esperimenti che abbiamo condotto nei topi abbiamo osservato che l'interruttore si attiva in modo fisiologico quando i muscoli sono influenzati dall'esercizio fisico'', ha detto Cinti, che per cinque mesi ha lavorato nel laboratorio di Bruce Spiegelman, presso la Harvard Medical School''. L'ormone, chiamato irisina, viene prodotto in grandi quantita' nel sangue dei topi, cosi' come nel sangue degli uomini, durante l'esercizio fisico. La sua presenza e' una garanzia per un maggiore dispendio energetico e sembra avere un effetto positivo sia contro l'obesita', sia a favore dell'equilibrio del glucosio. Soprattutto, una volta in circolazione l'ormone esercita un effetto da tempo previsto teoricamente da Cinti, ma mai osservato in modo diretto: il tessuto adiposo bianco, quello per il quale si accumulano i grassi, viene trasformato nel suo opposto, il tessuto adiposo bruno, che i grassi li brucia I ricercatori hanno iniettato l'ormone nei topi, introducendo la proteina prodotta dal muscolo all'interno di un virus reso inoffensivo, utilizzato come navetta. Trasportato in questo modo, l'ormone ha provocato la trasformazione del tessuto adiposo bianco. ''Da tanti anni stavamo cercando di capire come avvenisse questo switch'', ha aggiunto. Adesso si sa che la chiave e' nella proteina dell'ormone anti-obesita'. Naturalmente a questo test condotto sui topi dovranno seguirne molti altri, fino ad arrivare alla sperimentazione sull'uomo. A rendere il percorso meno accidentato contribuira' pero' il fatto che la proteina e' gia' disponibile, anche se soltanto a scopo sperimentale. Per il ricercatore italiano avere questo risultato sotto gli occhi e' ''un sogno che si avvera''. Finora, ha osservato, ''le terapie anti-obesita' che influenzano l'appetito sono fallite miseramente e non avrebbe potuto essere altrimenti''. La nuova strada potrebbe quindi essere puntare sull'attivazione del meccanismo fisiologico bruciagrassi, che ha il suo motore nell'ormone. (ANSA). BG