ANSA/ Cina: ricompare aviaria e fa 2 morti, timori per Capodanno

(ANSA) - ROMA, 22 GEN - Il temuto virus H5N1 dell'influenza aviaria ricompare in Cina e torna a colpire mortalmente l'uomo. Due, solo nell'ultimo mese, sono infatti i decessi registrati nel Paese asiatico dopo un anno e mezzo nel quale non si erano verificate morti per questa malattia. Le vittime sono due giovani uomini e la circostanza preoccupa le autorita' cinesi, soprattutto in vista delle festivita' per il Capodanno lunare, che vedranno milioni di persone viaggiare per il paese per ritornare nelle proprie regioni, ma anche moltissimi cinesi rientrare i Patria per la ricorrenza. Si teme dunque che lo spostamento di milioni di persone possa determinare una pericolosa diffusione del virus. Gli esperti, pero', tranquillizzano: ''Il virus H5N1 - spiega il direttore del dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanita' (Iss), Gianni Rezza - circola tra gli uccelli selvatici e tra quelli da cortile, come polli e anatre. La trasmissione e', per ora, tra gli animali, e solo sporadicamente il virus passa all'uomo, ma si e' trattato finora di casi rari e dovuti al contatto stretto dei soggetti infettati con gli animali malati. Laddove c'e' un'economia rurale, come appunto in zone della Cina - aggiunge l'esperto - e' ovviamente piu' facile che tali infezioni sporadiche nell'uomo si possano verificare''. Resta pero' il fatto che focolai di aviaria nel mondo sono sempre attivi ed il timore e' che il virus possa ad un certo punto mutare diventando capace di innescare la trasmissione dell'infezione da uomo a uomo, con il rischio in questo caso di unì'epidemia globale. Per questo, avverte Rezza, ''e' fondamentale continuare la sorveglianza e il monitoraggio, per essere pronti ad agire in caso di mutazione del virus''. Di certo, la ricomparsa dell'infezione tra uomini in Cina non va sottovalutata, e le preoccupazioni delle autorita' cinesi, afferma Rezza, ''si basano sul dato che milioni di persone raggiungeranno anche localita' rurali dove focolai attivi tra gli animali potrebbero essere presenti''. Molti cinesi torneranno in Cina per le festivita' anche dall'Italia: ''Tali spostamento - tranquillizza l'esperto - non dovrebbero pero' rappresentare un grosso pericolo dal momento che, appunto, la trasmissione del virus animale-uomo resta comunque rara''. Dal 2003, quando e' comparso, il virus H5N1 ha infettato 573 persone nel mondo, facendo registrare 336 decessi. In questi anni ha ucciso, o ha obbligato ad abbattere, piu' di 400 milioni di capi di pollame domestico ed ha causato nel mondo un danno economico calcolato intorno ai 20 miliardi di dollari.(ANSA). CR