Salute: patologie delle ossa; la vitamina divide l'italia

(ANSA) - RIMINI, 24 NOV - Ci sono differenze significative dei livelli di Vitamina D nelle diverse regioni italiane tra le persone affette da artrite reumatoide, con una sorprendente prevalenza di insufficienza nel Sud Italia, nel periodo primaverile. Emerge da uno studio multicentrico su 581 pazienti in 22 centri distribuiti in tutta Italia, presentato da Orsolini in occasione del Congresso nazionale della Societa' italiana di Reumatologia (Sir) in corso a Rimini e realizzato dal Gruppo Sir per lo studio dell'osteoporosi e delle malattie metaboliche dello scheletro. ''La Vitamina D svolge un ruolo importantissimo per la salute delle ossa poiche' concorre all'assorbimento del calcio - ha spiegato il professor Giovanni Minisola, presidente della Sir e direttore della Divisione di Reumatologia dell'Ospedale San Camillo di Roma - In caso di carenza, si assorbe meno calcio e aumenta il rischio di incorrere in alcune malattie delle ossa, prima fra tutte l'osteoporosi. Inoltre, recenti studi hanno enfatizzato la possibile correlazione tra deficit di vitamina D e varie patologie autoimmuni, tra cui l'artrite reumatoide''. L'assorbimento del calcio e' condizionato dai livelli di Vitamina D, i cui maggiori determinanti sono rappresentati dall'Indice di Massa corporea (Bmi), dall'esposizione solare (che in eta' matura deve essere di almeno 40 minuti al giorno), dall'eta' della persona e dalla quantità di Vitamina D assunta con la corretta alimentazione. ''Nonostante da questo punto di vista l'Italia abbia una posizione geografica favorevole rispetto ad altri Paesi Europei, si rileva una prevalenza di insufficienza di Vitamina D superiore alla media europea, se si considerano i Paesi alla stessa latitudine - continua Minisola - Secondo lo studio, nei pazienti affetti da artrite reumatoide delle regioni del Nord Italia sembrano influire positivamente sui livelli di Vitamina D la maggiore esposizione ai raggi solari, indici di attivita' di malattia migliori, minore grado di disabilita' e valori piu' bassi di Bmi. Si e' osservato che in soggetti con valori di Bmi superiore a 30, riscontrabili nelle persone obese, i livelli di Vitamina D sono notevolmente ridotti''. Nei pazienti con artrite reumatoide, infatti, oltre agli elementi di analisi usuali, e' necessario considerare il livello di attivita' della malattia e il grado di disabilita', che può ad esempio impedire al paziente di esporsi al sole facendo passeggiate al parco. Laddove opportuno e' possibile intervenire con una supplementazione di vitamina D attraverso integratori vitaminici, ponendo particolare attenzione per alcune categorie di persone considerate piu' a rischio, tra cui i pazienti in terapia con corticosteroidi, farmaci che riducono la mineralizzazione ossea, e le persone anziane, che producono poca vitamina D per una ridotta esposizione ai raggi del sole. CST