Salute: in gravidanza'cin cin'con acqua,danni alcol per feto

(ANSA) - ROMA, 2 NOV - L'abuso di alcol in gravidanza e' causa di danni ai fattori di crescita e può provocare la sindrome feto alcolica, anche con ritardo mentale. Ad affrontare l'argomento una ricerca pubblicata sulla rivista Neurobiology of Aging realizzata da Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Cnr e Centro di riferimento alcologico della Regione Lazio-Università la Sapienza di Roma assieme all'Istituto superiore di sanità. "I risultati della ricerca", spiega Marco Fiore dell'Ibcn-Cnr, "hanno mostrato che nei topi anziani nati da madri esposte durante la gravidanza ad alcol i fattori di crescita Ngf, Bdnf, Hgf e Vegf hanno subito delle alterazioni, sia nel cervello sia nel fegato e nel rene. In particolare l'Ngf (Nerve growth factor) scoperto da Rita Levi-Montalcini, ha un ruolo chiave nella vita delle cellule nervose del cervello e del sistema nervoso periferico, il Bdnf (Brain derived neurotrophic factor) previene la degenerazione delle cellule cerebrali, l'Hgf regola crescita e metabolismo delle cellule epatiche e ha un ruolo di protezione delle cellule nervose del cervello, il Vegf, partecipa ai processi rigenerativi dei tessuti vascolari e del fegato a seguito del danno indotto da epatiti". I dati evidenziano effetti diversi a seconda della modalità dell'esposizione ad alcool durante la gravidanza. "Sono circa il 4,7% i bambini che presentano alla nascita forme non conclamate di sindrome feto alcolica e di questi ben lo 0,8% dei nuovi nati mostra addirittura un ritardo mentale con dismorfologie facciali, alterato sviluppo delle ossa del cranio e deficit di crescita", conclude Fiore. "La relazione tra esposizione all'alcool nel grembo materno e gravità del danno nel nascituro, così come gli effetti a lungo termine, non sono ancora determinati con certezza. Il rischio di partorire un bambino con sintomi della sindrome fetale alcolica comunque esiste. Alcuni fattori come fumo di sigarette, consumo di droghe o farmaci, stress ambientali o maggiore sensibilità della madre all'alcool anche per cause genetiche possono amplificare tale danno. Altri, per esempio una dieta equilibrata e ricca di verdure o l'assunzione di vitamine soprattutto del gruppo B, come l'acido folico o la tiamina, possono invece contribuire a limitare il danno". (ANSA). BR