SANITA':CONTRO OBESITA'INFANTILE ACCORDO PEDIATRI-MINISTERO

(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi di vita, apporto proteico controllato fino a 2 anni, sospensione del biberon entro 2 anni, eliminazione di succhi e tisane, uso limitato della tv e giochi all'area aperta: e' questa la ricetta antiobesita' che pediatri e genitori dovranno seguire assieme per combattere l'obesita' infantile all'interno del Protocollo d'intesa siglato tra il Presidente della Società Italiana di Pediatria Alberto Ugazio e il Ministro della Salute Ferruccio Fazio, che vede anche il coinvolgimento attivo della SIPPS, Società di Pediatria Preventiva e Sociale, società affiliata alla SIP. Il Protocollo d'intesa nasce nel contesto del Programma "Guadagnare Salute" promosso dal Ministero e volto a diffondere abitudini di vita salutari. Nell'ambito del Protocollo prenderà il via il progetto di prevenzione primaria dell'obesità infantile "MiVoglioBene", condotto da SIP e SIPPS, che coinvolgerà migliaia di pediatri in tutta Italia, ed attraverso il quale si dovrà verificare se una maggior attenzione dei genitori allo stile di vita dei bambini nelle primissime età della vita risulterà efficace per ridurre la prevalenza di eccesso ponderale nell'età successiva e da adulti. Per il Presidente della SIP Alberto Ugazio, ''prevenire significa soprattutto promuovere stili di vita corretti sin dalla primissima età, avendo come obiettivo non soltanto la salute del bambino e dell'adolescente, ma anche quella dell'adulto e dell'anziano. Oggi siamo molto preoccupati per l'esordio precoce della sindrome metabolica. Siamo consapevoli che se riusciamo a combatterla precocemente nella prima età potremo ridurre in maniera significativa l'incidenza di diabete e malattie cardiovascolari che rappresentano oggi la principale causa di morbilità e mortalità con costi sociali altissimi". "Il successo di un programma preventivo o terapeutico è dato soprattutto dal coinvolgimento di tutta la famiglia nell'attuazione di corretti stili di vita - sottolinea Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS e Delegato delle Società affiliate SIP - Spesso i genitori sono molto più preoccupati del bimbo che mangia poco, mentre dovrebbero esser attenti soprattutto all'eccessiva alimentazione per quantità e qualità''. (ANSA). BR