ANSA-INTERVISTA/ DIOSSINA:NO RISCHI DA ESPOSIZIONE OCCASIONALE

(di Enrica Battifoglia) (ANSA) - ROMA, 8 GEN - Un'esposizione occasionale a livelli di diossina superiori ai limiti di sicurezza non e' rischiosa perche' la diossina e' ormai un contaminante universale, onnipresente nell'ambiente e nei cibi. ''L'importante e' che si prosegua lungo la riduzione costante dei livelli di esposizione della popolazione generale, intrapresa negli ultimi anni'', ha detto il direttore del reparto di Chimica tossicologica dell'Istituto Superiore di Sanita', Alessandro Di Domenico. ''La diossina e' una sostanza ubiquitaria: si trova ovunque e non c'e' alimento di origine animale che non abbia tracce di questo contaminante'', ha osservato l'esperto. Le attivita' industriali sono sorgenti molto importanti di diossina, ma non sono purtroppo le uniche fonti di questa sostanza. Gli incendi sono ad esempio un'altra sorgente importante e la diossina viene prodotta anche da attivita' molto semplici e quotidiane, come accendere una sigaretta o accendere i fornelli di casa. ''Esistono miriadi di microsorgenti'', al punto che la diossina viene considerata un ''contaminante involontario''. Per questo, ha rilevato Di Domenico, ''l'esposizione occasionale non basta a determinare il danno. Naturalmente piu' basso il livello di esposizione, meglio e'. Ma e' anche vero che prima di modificare i livelli di rischi ce ne vuole''. Secondo l'esperto ''il problema non e' l'esposizione occasionale, ma continuativa, a quantita' di questa sostanza superiori ai livelli massimi previsti''. A livello europeo i limiti massimi dell'esposizione alla diossina sono stabiliti dal regolamento della Commissione Europea n. 1881 del dicembre 2006, che accanto alle diossine considera i policlorobifenili (Pcb) simili alle diossine. Sulla base dei parametri fissati in questo documento di riferimento e sulla base del Piano Nazionale Residui aggiornato ogni anno dal ministero della Salute in Italia vengono regolarmente eseguiti controlli da parte degli istituto zooprofilattici. ''Naturalmente - ha osservato Di Domenico - in condizioni di allerta scatta un meccanismo di sorveglianza addizionale, che puo' prevedere analisi piu' specifiche''. Bisogna comunque considerare, ha proseguito Di Domenico, che i livelli massimi sono calcolati sulla base delle osservazioni fatte su animali, aumentando i valori osservati di un fattore dieci. Questo, secondo l'esperto, significa che ''si e' al sicuro quando i livelli delle diossine sono contenuti entro i limiti, ma anche quando sono leggermente superiori. La notizia positiva, ha proseguito, e' che negli ultimi dieci anni ''si e' verificata una riduzione costante dell'esposizione della popolazione generale''. Ad esempio, ''gli inceneritori di rifiuti, che in passato erano un'importante sorgente di rischio, oggi sono diventati piu' sicuri''. L'obiettivo e' infatti cercare di ridurre il piu' possibile le emissioni in modo da abbassare il rischio per la popolazione generale perche' i rischi maggiori dell'esposizione alla diossina si avvertono nel tempo, dopo un'esposizione molto prolungata a questa sostanza. (ANSA). BG