ALCOL: LA RIABILITAZIONE FUNZIONA IN 9 CASI SU DIECI/ ANSA

(ANSA) - ROMA, 29 SET - In 9 casi su 10 la riabilitazione riesce a sconfiggere l'alcolismo, nonostante la maggior parte delle vittime di questa dipendenza (soprattutto uomini) riconosca il problema in ritardo, spesso quando ormai la dipendenza dall'alcol va avanti da 10 anni. E' quanto emerge dalla prima ricerca sulle caratteristiche delle persone ricoverate nei Servizi residenziali alcologici attivi in Italia. I dati preliminari della ricerca, condotta dalla facolta' di Scienze statistiche dell'universita' di Milano Bicocca su un migliaio di pazienti, saranno presentati il prossimo primo ottobre a Senigallia (Ancona) nel convegno sui 30 anni di trattamento residenziale alcologico in Italia, organizzato da Coordinamento delle riabilitazioni residenziali alcologiche (Corral) e casa di cura Villa Silvia. Lo standard di successo di queste strutture sfiora l'87,6% di pazienti che completano il percorso con successo. I 12 centri del Corral fanno parte dei circa 25 attivi in Italia ormai da 30 anni, ma ancora poco conosciuti e studiati. Questa modalita' di trattamento a regime breve (in genere 4-8 settimane) e' infatti nota soprattutto negli Stati Uniti anche grazie alla canzone Rehab di Amy Winehouse. Dei circa 25 centri italiani, 12 si trovano nel Nord, con circa 2.000 pazienti l'anno. Per la maggior parte hanno 10-15 posti letto, mentre una minoranza raggiunge 100-200 posti. Secondo i dati preliminari dello studio italiano, i pazienti arrivano ai centri soprattutto grazie a un passaparola e sono soprattutto uomini (due su tre). Nella maggioranza dei casi (59,5%) la loro dipendenza dall'alcol dura da oltre 10 anni, il 24,5% fa abuso di alcol per un periodo che va da 5 a 10 anni, mentre solo il 16% ha una storia di alcolismo inferiore a 5 anni. Nel 30,1% dei casi l'abuso di alcol si associa ad altre dipendenze e un paziente su due ha una ''doppia diagnosi'' nella quale la dipendenza si associa a problemi psichici. Due terzi di coloro che si rivolgono ai centri hanno problemi di salute che in molti casi (42,8%) consistono in gravi malattie del fegato come epatiti e cirrosi. Oltre la meta' (56,3%) dei pazienti intervistati e' al primo ricovero; nei centri di riabilitazione si arriva in molti casi (39%) indirizzati da un Sert, mentre il 16,9% e' indirizzato da medici, il 15,4% da servizi alcologici e il 6,7% da conoscenti. Altri ancora arrivano indirizzati da servizi psichiatrici o ospedali, o ancora da familiari e gruppi di auto-aiuto. L'indagine getta anche un primo sguardo sulle terapie piu' diffuse nei centri di riabilitazione: le piu' diffuse sono quelle farmacologiche contro l'astinenza (23,6%), seguite da interventi educativi (19,2%). Vengono inoltre praticate terapie psico-farmacologiche (11,8%) e psicologiche di gruppo (16,9%) e individuali (13%). Meno frequenti sono altre terapie farmacologiche e attivita' espressive come filmoterapia, danzaterapia, art-therapy e gruppi di narrazione). Nel 44,3% dei casi. infine, la struttura cui il paziente viene indirizzato per proseguire il programma di riabilitazione sono i Sert, seguiti da servizi alcologici (18,7%), medici di base o specialisti (12,4%) e psichiatri (4,6%). (ANSA). BG

ROMA, 29 SET