MOZZARELLA: BUFALA; PRESIDE VETERINARIA, POLITICA NORDISTA

(ANSA) - NAPOLI, 21 GEN -''Non e' una coincidenza che, a distanza di pochissimo tempo dalla creazione della Mozzarella di Bufala Padana, sul consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana si sia abbattuta questa bufera''. E' Luigi Zicarelli, preside della facolta' di Medicina e Veterinaria della Federico II di Napoli, nonche' presidente dell'International Buffalo Federation, a commentare la vicenda che ha visto coinvolto il consorzio regionale che supervisiona e gestisce la produzione di mozzarella. ''Nel momento in cui e' nata la nuova mozzarella padana - continua Zicarelli - sono iniziati i controlli a tappeto dei forestali nei caseifici del sud, e della Campania in particolare. E' questo il frutto di una politica agricola nordista, che non fa altro che impoverire l'economia del sud e la produzione delle eccellenze che da sempre contraddistingue il nostro territorio''. Ma Zicarelli non risparmia critiche al mondo dei produttori campani. ''Era stato stabilito che a consegnare il latte ai caseifici Dop dovevano essere solo gli allevatori iscritti all'associazione regionale, in modo tale che ogni giorno si sapeva quanto latte si produceva. Questo non e' successo, ed e' una grave colpa degli addetti al settore. Se a questo si aggiunge che, in un periodo in cui si e' registrato un eccesso di latte, come e' accaduto nel mese di novembre, qualcuno ha messo latte di vacca nella produzione delle mozzarelle di bufala, per conservare il latte delle bufale per l'estate, allora anche all'interno del mondo imprenditoriale c'e' qualcosa che non funziona''. Per Zicarelli serve, dunque, una sinergia tra istituzioni, centrali e locali, e allevatori. ''La parte buona del mondo produttivo regionale deve venire fuori e dettare le regole, pero' le autorita' competenti, ministero per l'agricoltura in prima linea, e l'assessorato regionale all'Agricoltura, devono schierarsi al fianco della parte buona degli allevatori. Perche', se la parte buona non viene tutelata e affiancata dagli organi non verra' mai fuori e si continueranno a sentire episodi simili''. Ed e' proprio per promuovere la nascita di un meccanismo virtuoso tra istituzioni, mondo della ricerca e imprenditori, che la facolta' di Medicina e Veterinaria della Federico II di Napoli ha promosso e sostenuto, assieme all'azienda agricola sperimentale ''Cerino'' di Battipaglia e all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, il progetto che sara' presentato a Salerno il prossimo 23 e 24 gennaio in occasione del primo Meeting Italiano degli studenti di Medicina e Veterinaria. ''In questo momento di crisi anche del settore bufalino - sottolinea Zicarelli - bisogna che tutte le forze scendano in campo e superino i personalismi: gli allevatori, i centri di ricerca, le istituzioni e gli organismi preposti al controllo del territorio. Tutti possono contribuire al fiorire dell'imprenditoria giovanile nel settore, che, ancora oggi, fa da traino all'economia regionale, sia in termini di Pil prodotto che di posti di lavoro, ed e' compito dell'universita' favorire e sostenere i progetti imprenditoriali che arrivano dagli studenti''.(ANSA). COM-TOR/BOM