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LA CASTAGNA
Il castagno normalmente intorno ai 50 anni raggiunge l'optimum del suo stato con un'altezza di circa 30 metri. Ogni anno, una pianta porta a maturazione dai 20 ai 30 kg. di prodotto, che viene chiamato castagna se prodotto da albero “selvatico” (3-5 semi per riccio) o marrone se prodotto da albero “coltivato” (1-2 semi per riccio); le castagne sono, quindi, più piccole e schiacciate su una o due superfici , mentre i marroni sono più grandi e di forma rotondeggiante.
Le castagne sono un prodotto tipicamente autunnale, infatti la loro maturazione avviene da settembre a dicembre con l'optimum a novembre, periodo in cui cadono spontaneamente dall'albero e vengono raccolte anche due volte al giorno per evitarne il rapido deterioramento. Le castagne nel corso dei secoli hanno avuto un ruolo rilevante nell'alimentazione tanto che lo storico greco Senofonte, vissuto tra il 430 e il 355 a.C., riporta che il castagno veniva definito l'albero del pane dei poveri, proprio per l'importanza dei suoi semi quale fonte di nutrimento per le popolazioni del tempo. Facilmente reperibili e conservabili, di basso costo e di alto valore nutritivo sono state per lungo periodo l'alternativa ai cereali nell'alimentazione dei ceti meno abbienti. Caratteristiche nutrizionali
La castagna fresca ha un capacità calorica di 165 kcal ogni 100 g di prodotto edibile, un contenuto di fibra del 5% circa, di glicidi del 36% circa , di proteine di qualità del 3% circa, di glicidi del 2% circa. <br> Glucidi
Nelle castagne è presente un'elevata quantità di glucidi per cui questa frutta è sconsigliata al diabetico, mentre può essere un efficace rimedio per le astenie psicofisiche ed è consigliata per chi pratica sport. La farina di castagne può essere utilizzata da soggetti che accusano intolleranza ai cereali.
La quantità di fibra presente favorisce la motilità intestinale e la riduzione della colesterolemia. Proteine Le proteine contenute nelle castagne sono percentualmente uguali a quelle presenti nelle uova di gallina; si tratta di proteine di qualità perché contenenti amminoacidi essenziali quali triptofano, lisina e metionina Contenuto in aminoacidi (mg per 100 g di parte edibile)
Lipidi Le castagne si differenziano notevolmente dall'altra frutta secca, infatti sono prive di Colesterolo e presentano pochi grassi (1,7g/100g di parte edibile), ma utili all'organismo come sono gli acidi grassi essenziali – linoleico e linolenico -, importanti per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Minerali La presenza dei minerali è caratterizzata da un buon apporto di Potassio e da un basso contenuto in Sodio, cosa che permette anche ai cardiopatici di inserire le castagne nella loro dieta.
Vitamine In quantità paragonabili a quelle della frutta frasca nelle castagne sono presenti in quantità apprezzabili la Riboflavina o vit. B2, utile per i processi di accrescimento, e la Niacina o vit. PP, utile per il sistema nervoso.
Quelle che sono le caratteristiche nutrizionali della castagne fresche crude variano se queste vengono consumate essiccate, arrostite, bollite o sotto forma di farina. Le castagne secche, con la perdita d'acqua (dal 55,8 al 10,1%), raggiungono il valore energetico di 287 kcal/100g edibili con 6 gr di proteine e 3,4 gr di grassi; contemporaneamente aumentano il Sodio (17 mg/100g) e il Potassio (738 mg/100g). Le castagne arrostite, che hanno un valore energetico di 193 kcal/100g edibili, contengono 42,4 gr d'acqua, 3,7 gr di proteine e 2,4 gr di grassi Le castagne bollite, aumentando la quota acquosa che passa a 63,3 gr/100g edibili, riducono il loro valore energetico a 120 kcal/100g, e il quantitativo di Proteine (2,5g/100g) e di Lipidi (1,3g/100g) La farina di castagne offre 343 kcal/100g con l'aumento dei Glicidi e delle Proteine e un contenuto di 14,2g/100g di fibra, di cui il 90% insolubile. Nei giorni nostri, fortunatamente, le castagne hanno perso la loro identificazione con “il pane dei poveri” e sono presenti sulla nostra tavola solo con preparazioni che sono un piacere per la vista oltre che per il palato, ma che facilmente possono far trasgredire ai dettami della corretta alimentazione. Tabelle fonte INRAN a cura di:
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